Capitolo 2

Cultura Digitale

Cultura Digitale Cultura Digitale

La cultura digitale è un’insieme di conoscenze acquisite dall’uomo per potenziare le sue capacità di elaborazione e di comunicazione. La cultura digitale include l’apprendimento delle abilità necessarie per costruire e utilizzare i prodotti fisici e immateriali generati dalla rivoluzione digitale.

La cultura digitale è un’acquisizione antropologica relativamente recente non ancora consolidata. Ci sono, infatti, zone del mondo o fasce sociali di paesi sviluppati che ancora non riescono ad accedere a queste conoscenze in modo profittevole (digital divide).

L’evoluzione del software - inteso come insieme di programmi applicativi e di base, di piattaforme di creazione, distribuzione e gestione di contenuti digitali, di sistemi di produzione e comunicazione mediale - sta cambiando profondamente la società e la mentalità degli esseri umani.

Se si riflette su come vivevano gli uomini, ad esempio prima e dopo la seconda rivoluzione industriale, ovvero sui cambiamenti determinati dalla diffusione dell’energia elettrica e del motore a scoppio, si deve prendere atto dell’ampiezza e della pervasività di questi cambiamenti che hanno mutato profondamente territori, abitudini, rapporti economici e materiali, modi di pensare degli esseri umani.

Similmente la rivoluzione digitale (iniziata con la terza rivoluzione industriale e parte integrante della quarta) sta determinando un cambiamento di ampiezza e pervasività quantomeno simile se non superiore.

Così come avvenuto con le rivoluzioni industriali del passato, l’adattamento umano ai cambiamenti generati dall’evoluzione dei software e dei dispositivi digitali non sta avvenendo in modo lineare, pacifico o positivo per tutti.

I grandi cambiamenti generano sia rischi che opportunità e mentre la società nel suo complesso prima o poi sviluppa gli anticorpi e in un modo o nell’altro si adatta, i singoli individui possono trovarsi in difficoltà e subire gli effetti negativi del cambiamento, in particolare se lo vivono passivamente perché non riescono a percepirlo o a comprenderlo.

Mentre alcuni cambiamenti comportano conseguenze pratiche nella vita quotidiana delle persone che vengono inconsapevolmente trascinate in nuove abitudini non sempre positive, altri cambiamenti, quelli più radicali, agiscono in profondità ed esplicano i loro effetti sulla società a distanza di tempo.

Ad esempio la diffusione degli acquisti online ha profondamente mutato le abitudini di una parte dei consumatori, ma anche la struttura e l’evoluzione dei sistemi di logistica per la consegna delle merci. E ancora, i social media hanno cambiato il mondo della comunicazione e dell’informazione, ma hanno anche dato nuova linfa vitale alla manipolazione dei messaggi e alla raccolta di dati personali accrescendo i rischi connessi alla psicologia delle masse.

I cambiamenti in atto provocati dall’evoluzione del software sono tanti e convolgono quasi tutti i settori dell’economia, dell’istruzione e della ricerca scientifica e più in generale della cultura.

Nelle prossime pagine cercheremo di concentrare l’attenzione sui cambiamenti più popolari che stanno avendo un forte impatto sulle nuove generazioni e sul vivere quotidiano della maggior parte delle persone, compresi adulti e anziani che certamente hanno bisogno anche di consigli pratici per attrezzarsi psicologicamente e materialmente ad affrontare queste novità.

Ad esempio, molte persone non sono consapevoli che l’uso di dispositivi digitali comporta la creazione di account digitali (registrazioni utente) ovvero la sottoscrizione di veri e propri contratti di servizio software.

Una parte importante delle risorse dedicate allo sviluppo e alla diffusione di cultura digitale dovrebbe essere impiegata nella formazione e nell’istruzione delle nuove generazioni, in particolare per quanto riguarda il coding, poiché i giovani possono evitare di subire passivamente i cambiamenti in atto - che in larga parte sono determinati da una evoluzione culturale e tecnologica localizzata in altri paesi - solamente recuperando la distanza (gap) che purtroppo li separa dai coetanei che hanno la possibilità di formarsi in ambienti più reattivi e stimolanti rispetto al nostro sistema scolastico.

Lo sviluppo della cultura digitale non può non includere il settore dei videogiochi, che potrebbe apparire irrilevante ma in realtà rappresenta ormai la componente principale del mercato dell’intrattenimento e un veicolo culturale formidabile.

Come vedremo i videogiochi possono essere uno strumento molto utile nel campo della formazione e del “coding”, ma anche uno strumento prezioso per comprendere alcune fondamentali innovazioni del mondo digitale che spesso nascono o trovano una prima applicazione proprio in questo ambito.

L’evoluzione dei videogiochi è, infatti, strettamente connessa all’evoluzione delle piattaforme software e hardware, in particolare per quanto riguarda le prestazioni dei dispositivi digitali nel campo della grafica computerizzata.

Il videogioco è un media in forte espansione, un prodotto software artistico e culturale, che forse più di ogni altro rappresenta il “metamedium” per eccellenza, in quanto contiene al suo interno la simulazione di tutte le altre forme espressive tradizionali (cinema, fotografia, architettura, musica, testo) alle quali aggiunge una nuova dimensione: l’interazione.

Attualmente in Italia il videogioco è certamente sottovalutato in rapporto alla sua ormai raggiunta maturità quale mezzo espressivo e di rappresentazione mediatica della realtà.