Personal Computer: il re dei dispositivi digitali

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Il Personal Computer o più semplicemente PC, sebbene sia stato superato quanto a diffusione dallo smartphone ovvero da un dispositivo digitale di più recente introduzione sul mercato, rappresenta il padre nobile dell’ecosistema digitale.

Grazie alla sua potenza di elaborazione e alla versatilità d’uso, il Personal Computer è in grado di gestire la quasi totalità dei prodotti e dei servizi digitali. In pratica, la maggior parte delle funzioni svolte da vari dispositivi digitali specializzati possono essere svolte da un PC, mentre sono ancora molte le funzioni che possono essere svolte esclusivamente da un PC.

Di converso, l’uso del Personal Computer richiede un grado di apprendimento maggiore rispetto ad altri dispositivi digitali caratterizzati da una usabilità più immediata o di facile apprendimento.

Un’altra caratteristica fondamentale del PC è la sua capacità di connettersi e di fornire servizi di supporto ad altre tipologie di device, come ad esempio consentire il download dei file ovvero delle informazioni digitali memorizzate negli smartphone o nelle fotocamere digitali e accedere alle impostazioni di configurazione di un modem-router o di una stampante di rete, assumendo così la funzione di fulcro del microcosmo digitale domestico.

Il Personal Computer è ormai quasi indispensabile in ambito lavorativo poiché le sue capacità di elaborazione hanno consentito lo sviluppo e la diffusione di specifici programmi applicativi, detti anche applicazioni o “app”, per creare, raccogliere e modificare dati, testi, immagini, suoni e video. La maggior parte di questi programmi, genericamente definita di produttività personale, consente ormai a una singola persona di svolgere attività un tempo impensabili senza l’apporto di strutture, supporti o professionalità esterne. Ad esempio: la creazione e l’impaginazione di un opuscolo o di diapositive per una presentazione, il montaggio di un filmato o la registrazione di un brano musicale.

Lo sviluppo e la diffusione delle reti digitali hanno fortemente espanso le capacità di comunicazione dei PC. Il Personal Computer è sempre stato in grado di comunicare sia con l’utente attraverso le cosiddette periferiche di input e output (tastiera e mouse, schermo e altoparlanti), sia con altri computer attraverso il trasferimento di file e l’installazione di programmi e applicazioni.

Le reti digitali geografiche hanno potenziato queste capacità di comunicazione dei computer non solo consentendo loro di scambiarsi informazioni a grande distanza - ad esempio per l’aggiornamento automatico dei programmi o il trasferimento di file - ma anche di fare da tramite alla comunicazione tra persone, in modo asincrono (email) o sincrono (videoconferenze e social network).

Anche se oggi diverse funzionalità tipiche dei computer possono essere svolte dagli smartphone, le applicazioni per computer offrono in genere maggiori opzioni e funzionalità rispetto alle rispettive versioni per smartphone o tablet. Ci sono, inoltre, applicazioni che possono essere installate e utilizzate solamente su PC, tra cui occorre evidenziare una particolare categoria di programmi: i cosiddetti strumenti o piattaforme di sviluppo software. Si tratta di applicazioni progettate per creare, modificare e testare gli applicativi che poi vengono installati su PC, smartphone e altri dispositivi digitali.

Gli applicativi (o applicazioni o programmi) appartengono alla più ampia categoria del software. Il software, in generale, è un insieme di istruzioni codificate in linguaggio binario e immagazzinate nelle unità di memoria del computer. All’accensione del computer o al verificarsi di un determinato evento - come un input dato dall’utente - queste istruzioni sono eseguite dall’hardware, cioè dall’insieme dei componenti elettronici e dei transitor (il microprocessore e altri chipset). Al termine dell’esecuzione queste istruzioni generalmente restituiscono un output:

  • sullo schermo, ad esempio ritagliando una foto digitale;
  • su una periferica, ad esempio stampando un documento;
  • su una rete digitale, ad esempio inviando una email.

Il software e l’hardware lavorano insieme e devono essere compatibili l’uno con l’altro. A esempio, un software innovativo non può funzionare su un computer molto vecchio mentre un software creato per un hardware con caratteristiche particolari deve prima essere modificato o adattato per poter funzionare su un altro hardware simile ma non pienamente compatibile con l’originale.

Il software è una categoria estesa che oltre ai programmi applicativi include vari tipi di istruzioni codificate in diversi linguaggi di programmazione, come i Sistemi Operativi, i drivers e il firmware. Infatti, il software di un dispositivo digitale si compone di più strati tra loro comunicanti. Gli strati software inferiori generalmente non sono accessibili o non sono immediatamente visibili o non sono facilmente individuabili dall’utente del dispositivo digitale.

Uno strato software molto importante è il Sistema Operativo, abbreviato OS (Operating System), che gestisce l’insieme di istruzioni che consentono all’utente di installare e usare le applicazioni e che include una serie di applicazioni specifiche per la gestione del dispositivo, come ad esempio l’esplorazione e la cancellazione dei file, la gestione delle finestre sullo schermo, la rilevazione delle periferiche del computer (schermi, tastiera, mouse, sistema audio, stampante, supporti di memorizzazione, etc.).

Esistono diversi Sistemi Operativi per Personal Computer - ad esempio Microsoft Windows, Apple OS, numerose distribuzioni di Linux - e diverse architetture hardware - ad esempio X86 o ARM - ovvero diversi tipi di microprocessore non compatibili tra loro, ma è importante evidenziare come in questo settore i cambiamenti siano molto rapidi e le tecnologie in costante evoluzione.

Infatti la categoria dei Personal Computer, oltre alla classica suddivisione tra computer fisso (desktop o workstation) e computer portatile (laptop o notebook), si è frammentata in molteplici sottocategorie per cui è necessaria una sintetica panoramica delle varie tipologie di PC attualmente commercializzate:

  • i classici computer desktop e laptop per la produttività personale o da ufficio;
  • i computer specificatamente configurati per l’editing video o i videogiochi, sia fissi che portatili, caratterizzati da schede grafiche potenti;
  • i computer ultraportatili molto sottili e leggeri;
  • i computer portatili con touch-screen (schermo tattile) che possono essere utilizzati come tablet, generalmente denominati due in uno o convertibili;
  • i mini-pc che stanno nel palmo di una mano;
  • gli all-in-one dove il computer è integrato nello schermo;
  • i computer minimali progettati per sfruttare risorse remote ovvero il “cloud computing” attraverso la rete Internet (ad esempio i Chromebook);
  • i single-board computer, come ad esempio il Raspberry Pi, utilizzati dai cosidddetti maker (gli artigiani digitali) per progettare, sviluppare e sperimentare nuove idee e applicazioni e nel campo della didattica innovativa STIM (o più propriamente STEM, dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics).

In conclusione, nonostante sia il dispositivo digitale più versatile, il Personal Computer si è specializzato in diverse categorie ognuna con caratteristiche peculiari che ne contraddistinguono le modalità d’uso e ovviamente il costo. Prima di acquistare un PC occorre, quindi, ponderare le principali esigenze che il dispositivo digitale dovrà soddisfare.